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Kokkinakis punta al titolo: "L'Italia mi vuole bene"

Dopo aver perso due anni fa a Roma, Thanasi Kokkinakis si è vendicato superando Alessandro Giannessi negli ottavi del Super Challenger di Cagliari. L'australiano è uno dei giocatori più spettacolari del Tour e certamente fra i più attesi dal pubblico sardo

04 maggio 2023

La rivincita è arrivata: dopo aver perso due anni fa a Roma, Challenger del Garden, Thanasi Kokkinakis si è vendicato superando Alessandro Giannessi negli ottavi del Super Challenger di Cagliari, evento della neonata categoria dei 175. Una partita nella quale, da un lato, si è fatta sentire la fatica accumulata dal ligure nella maratona vinta all'esordio (dopo 3 ore e 13 minuti) contro Francesco Passaro. Mentre, dall'altro, il clima più secco e il campo più rapido hanno favorito il tennis aggressivo dell'australiano, uno dei giocatori più spettacolari del Tour e certamente fra i più attesi dal pubblico sardo.

“In Italia sento sempre molto calore attorno a me – ha spiegato Kokkinakis – e onestamente questa è una cosa che un po' mi sorprende, considerato che qui non ho mai colto risultati straordinari. Il pubblico di Cagliari è appassionato e competente, il contorno è degno di un torneo maggiore”. L'australiano, che nel circuito si è fatto conoscere anche per la sua amicizia con Nick Kyrgios (i due hanno vinto insieme l'Australian Open di doppio nel 2022), ha un potenziale ancora non del tutto espresso, se pensiamo che il best ranking è fermo a quota 69, posizione raggiunta addirittura 8 anni fa. 

"Non ho capito bene la ragione, ma in Italia tutti mi vogliono bene. Contro Djere voglio un'altra rivincita" (Thanasi Kokkinakis)

“Contro Giannessi – ha spiegato – era una partita difficile, sapevo che lui è un ottimo giocatore da terra e quella partita persa a Roma mi aveva fatto parecchio arrabbiare per tutte le chance che avevo sprecato. Stavolta sono stato attento e sono contento di averla spuntata (6-4 6-2 in un'ora e 36, ndr). Le condizioni di gioco forse in questo caso mi hanno un po' favorito: mentre all'esordio contro Basilashvili abbiamo trovato un campo piuttosto lento, stavolta il sole e il clima secco hanno reso tutto più veloce, situazione che sicuramente mi dà un certo vantaggio”.

Il prossimo ostacolo è un altro terraiolo, e anche in questo caso c'è di mezzo un precedente negativo. “Affronterò Laslo Djere – chiude Kokkinakis – dal quale ho perso sempre a Roma, nel 2022 (ma erano gli Internazionali BNL d'Italia, ndr). Anche Djere, come Giannessi, dà il massimo su questa superficie, e dunque avrò bisogno di mantenere alta la concentrazione per riuscire ad andare ancora più avanti”.

Uno dei più attesi, fra gli otto che daranno vita ai quarti di finale del singolare, adesso è proprio lui: questo ragazzone di 193 centimetri per 84 chili che fin qui, in carriera, ha raccolto meno (molto meno) di quanto tanti addetti ai lavori avevano preventivato. Colpa di un fisico fragile e di una continuità difficile da trovare.

Sul rosso, Kokkinakis ha già vinto due titoli in carriera, a Bordeaux nel 2015 e a Biella nel 2021. Dunque, nemmeno il mattone tritato gli fa particolarmente paura, nel momento in cui si dimostra in condizione. Per questo, la terra di Cagliari potrebbe rappresentare un momento di passaggio importante verso quella maturità che – malgrado i 27 anni – l'attuale numero 111 Atp deve ancora conquistare.

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