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Parola a Musetti e Sonego: "A Cagliari per il riscatto"

Sia il toscano che il piemontese erano già stati protagonisti in Sardegna, nei tornei 250. Oggi provano - attraverso il Challenger 175 del Tc Cagliari - a recuperare il terreno perduto nella prima parte di stagione. Per entrambi, i prossimi obiettivi sono Roma e Parigi

30 aprile 2024

Lorenzo Sonego in azione

Lorenzo Sonego in azione

Lorenzo Musetti si presenta al Challenger 175 di Cagliari come testa di serie numero 2 e deve scacciare i fantasmi di un periodo non troppo positivo. “Avevo come obiettivo di andare avanti a Madrid, ma non ci sono riuscito. Qui a Cagliari mi trovo sempre bene e mi piacciono le condizioni: è un torneo di ripartenza per me e devo provare a mettere partite nelle gambe. Ho bisogno di ritrovare la fiducia che è mancata negli ultimi mesi, preparando Roma e poi Parigi”.

Musetti, ex numero 15 del mondo, oggi è ancora fra i primi 30, seppur in leggera flessione. “La stagione è ancora lunga e fra Roma e Parigi ho la maggior parte dei punti da difendere. La parte finale dello scorso anno è stata pessima, quindi posso sicuramente accumulare dei punti se dovessi perdere terreno nei prossimi tornei. Sia in Cina che nei tornei indoor ho possibilità di tornare più in alto. Ma non mi interessano tanto i punti, voglio ritrovare il miglior Musetti”.

Lorenzo affronterà uno fra Juan Manuel Cerundolo e Diallo negli ottavi di finale di Cagliari. “Il momento del tennis italiano? Non c’è rivalità fra di noi, le cose vanno bene per tutto il movimento. E’ chiaro che ognuno cerca di fare bene il suo, ma se Jannik Sinner sta avendo tutti questi successi io sono felice per lui. Mi concentro sulle mie mancanze e su ciò che devo migliorare. Stanno facendo bene Arnaldi, Cobolli e Darderi: sono amici con cui abbiamo condiviso tanto nel percorso, da quando eravamo junior. Non sono invidioso di nessuno, perché lo meritano e danno beneficio a tutti, spronandomi a fare meglio”.
 
Solo Tiafoe si presenterà a Cagliari con un ranking migliore di Lorenzo (e infatti è testa di serie numero 1). “Io e Frances siamo le due teste di serie più alte, ma ci sono Sonego, Navone e tanti ragazzi giovani che stanno facendo bene. C’è sempre Fognini che può dire la sua: sulla carta è tutto facile, in campo è un’altra storia. In questa settimana la classifica conta poco. Qui avevo fatto bene nel 2021, perdendo da Djere che poi andò in finale. Spero di fare del mio meglio”. Poi un pensiero a chi gioca il Tour Wheelchair, visto che proprio a Cagliari si gioca uno dei tornei più importanti del mondo nella specialità. “L’ho provato e mi sono divertito, è veramente durissimo e ho capito quanta fatica si possa fare. Ho grandissima stima per chi pratica il tennis in carrozzina”. 

Lorenzo Sonego (foto Grana/FITP)

A Cagliari c’è anche Lorenzo Sonego, che da testa di serie numero 5 inizierà la sua avventura contro l’americano Michelsen. “Proverò a rivivere le emozioni provate 3 anni fa, quando ho vinto il titolo (ma era un Atp 250, ndr). E’ sempre particolare ed emozionante tornare a Cagliari e giocare in Italia. Cercherò di dare l’anima per riuscire a far bene”. Sonego, che adesso ha Fabio Colangelo come coach, spiega i retroscena della scelta del nuovo allenatore. “Abbiamo un programma di allenamento ben definito per migliorare risposta, rovescio e servizio. Tatticamente sto provando a mettere un po’ di ordine al mio gioco”.
 
Eliminato prematuramente da Madrid dopo il derby contro Sinner, anche Sonego cerca riscatto. “E’ importante far bene qui per entrare nel miglior modo possibile nel tabellone di Parigi. Al primo turno ho già un avversario pericoloso, che è giovane e ha qualità. Ci sono giocatori forti e il livello è alto, sembra di giocare un 250 per i nomi che sono coinvolti. Con gente come Tiafoe e Musetti ci sono dei top 30 e quindi è ancora più difficile”. La superficie può dare una mano per arrivare al meglio a Roma, prossimo appuntamento. “Abbiamo scelto questo torneo anche in funzione dei tornei che arriveranno. In queste condizioni bisogna limitare al minimo gli errori, posso adattarmi bene alla superficie e fare il mio tennis”. 
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