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Musetti rilancia: "Pronto per Roma". Navone vola: "Il trionfo più bello"

"Facevo fatica a trovare la palla - spiega il toscano - e ho regalato troppo. Contro un rivale del genere non te lo puoi permettere. Fisicamente però sto bene e mi sento pronto per Roma. Certamente non è dovuta a quell'aspetto la mia sconfitta”

05 maggio 2024

Dopo la Francia, l'Argentina. Mariano Navone è il vincitore della seconda edizione del Sardegna Open, con l'Italia che mastica amaro per la sconfitta in finale di Lorenzo Musetti. Ma per il toscano è stata comunque un'ottima settimana, ed è stato lo stesso avversario a rendergli merito. “Nel primo set – ha spiegato Navone – ero avanti di un break, ma lui ha giocato bene ed è riuscito a rientrare, poi io sono stato più solido, sono riuscito a costruire scambi più lunghi e ho ricevuto un buon supporto dal servizio. Nel secondo set, Lorenzo forse era un po' frustrato per il risultato, ma per essere stata una partita di due set è stato un match intenso e abbastanza lungo”.

Una sfida ricca di tensione, in avvio, poi dominata dalla solidità del sudamericano. “Sì, c'è stata tensione, con break e contro break, poi mi sono sentito sempre meglio. E a voler guardare tutta questa settimana in Sardegna è stata caratterizzata da tanti break, un po' in tutte le partite. Da Cagliari torno con tante belle cose: l'incontro con degli argentini che vivono qui e che non vedevo da tanto tempo, per esempio. È il miglior torneo che ho vinto in carriera fino a oggi, sono molto contento di questo risultato. E ringrazio il pubblico, sempre molto rispettoso anche quando ho giocato contro gli italiani”.

Navone si avvicina ai top 30, e da adesso in poi non potrà più nascondersi sulla terra. “Quest'anno avevo fatto una preparazione buona dall'inizio, ma poi un infortunio mi ha frenato. I campi duri oggi sono abbastanza lenti, ma ovviamente per me è sempre meglio la terra, la superficie dove sono nato. A un certo punto però bisogna andare sul cemento, sul veloce: cambiano alcune cose, certo, ma bisogna lavorare, non conosco altra soluzione”.

LORENZO MUSETTI

Onesta l'analisi di Lorenzo Musetti. “Lui è stato più bravo, io sono partito contratto e teso, servendo male, e questo non mi ha dato fiducia per il resto della partita. Il primo set è stato lottato, il secondo mi è scivolato dalle mani. Ma complimenti sinceri a lui, ha espresso il suo miglior tennis e ha meritato di vincere. Da cosa si riparte? Si riparte da una finale, da tre partite vinte contro ottimi giocatori e da una sconfitta comunque utile. L'obiettivo della settimana era cercare di ripartire, e tutto sommato è stata positiva, anche senza ciliegina sulla torta”.

“Navone me lo aspettavo così, sapevo che era un match difficile. Mariano ha giocato un ottimo tennis, poco falloso con una solidità importante, ha alzato il livello e ha lottato come nei match precedenti. Da parte mia, col mio coach sapevamo come giocare, ma sono stato meno incisivo col diritto, non è andata bene con quel colpo ma c'era anche l'avversario, bravo a giocarmi la diagonale stretta e a tenermi lì. Facevo fatica a trovare la palla, ho regalato troppo e contro un rivale del genere non te lo puoi permettere. Fisicamente però sto bene e mi sento pronto per Roma. Certamente non è dovuta a quell'aspetto la mia sconfitta”.

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