-

Darderi e l'esempio 'Delpo': "Adoro il lento, obiettivo Roma"

Il Sardegna Open è anche l'occasione per conoscere più da vicino i nuovi talenti del tennis italiano. In questo caso, Luciano Darderi, origini argentine e formazione tennistica tricolore. “Mi piaceva molto Del Potro, poi ho adorato Roger Federer. Ma da quando ho iniziato a fare il professionista, posso dire che non mi ispiro a nessuno"

02 maggio 2024

Del Potro e Federer come idoli di bambino. E un grande rispetto per il numero 1 del tennis tricolore, e numero 2 Atp, Jannik Sinner. Il Sardegna Open è anche l'occasione per conoscere più da vicino i nuovi talenti del tennis italiano. In questo caso, Luciano Darderi, origini argentine e formazione tennistica sul suolo dello Stivale, in una famiglia che ha sempre masticato tennis. Per Luciano, quarti raggiunti dopo il comodo successo sull'argentino Camilo Ugo Carabelli.

“Mi piaceva molto Del Potro sì, quando ero in Argentina e da piccolo stavo muovendo i primi passi. Poi ho adorato Roger Federer, come tanti della mia generazione. Ma da quando ho iniziato a fare il professionista, posso dire che non mi ispiro a nessuno dei giocatori attuali: cerco di pensare solo alla mia evoluzione”.

Intanto l'Italia si gode il suo momento d'oro: “Credo sia molto importante per l'Italia avere un numero 2 Atp, e prossimamente probabile numero 1, che non solo è un ottimo giocatore ma è anche una brava persona. A parte tutte le interviste che ho sentito, quando incrocio Jannik mi saluta sempre e mi pare un ragazzo che è rimasto molto umile, anche se è già così forte. Non lo conosco bene personalmente ma quello che si vede da fuori è piuttosto evidente”.

Tra italiani e argentini, spesso per Darderi ci sono dei derby da giocare. “Difficoltà per i derby? Dipende. Contro Ugo Carabelli ci avevo giocato tante volte in passato, sono entrato in campo con cattiveria e giocando bene, sciolto dall'inizio alla fine. Altre volte, quando conosci meglio il tuo avversario, esprimersi al top è più complicato”.

La pioggia, anche se breve, ha voluto mettere lo zampino anche nel match di secondo turno, che ha qualificato Darderi ai quarti di finale. “Le pause? Cerco di mantenermi in movimento facendo qualcosa, anche negli spogliatoi. La gestione in questo caso è stata positiva, migliore di quella del mio avversario. Spero di continuare così, sto giocando a un buon livello e il mio obiettivo è arrivare in forma al Foro Italico”.

Cagliari, nel frattempo, si presenta con tutta la sua bellezza a chi non la conosceva. “Siamo andati al mare, quando avevamo un attimo di tempo libero. E in generale la città è molto bella. Il campo è abbastanza lento, come piace a me. Per quanto riguarda le bellezze locali, invece, meglio evitare di guardare, visto che sono fidanzato... (ride, ndr)”.

La terra rimane la superficie ideale, per Darderi, che tuttavia non esclude di potersi adattare anche al cemento. “Obiettivi di classifica particolari non ne ho. Fin qui ho giocato tanto su terra, su cemento non gioco male ma lo conosco pochissimo. Mi aspetto, dopo gli Us Open, di giocare anche sul duro perché non ci sarà un'altra scelta in quel periodo. Mentre dopo Wimbledon proverò a giocare gli Atp sul rosso”.

38CBFCBB-EDBB-4452-B91E-34574F13046D
Play
Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti